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Diffusione territoriale
La splendida Venethia
Veduta aerea della laguna veneta
L'antica nazione veneto-adriatica, la Venetorum natio (Polibio II sec. a.C.) si estendeva oltre lo spazio geografico che corrisponde all'attuale Triveneto (Trentino, Veneto, Friuli), a parte della Slovenia e all'Istria. Questa identità etnica e culturale venne riconosciuta nel 15 d.c. da Ottaviano, in occasione del secondo censimento dell'impero romano da lui organizzato (vedi Liber regionum di Plinio). L'imperatore definì la nostra nazione come la X Regio; dopo la grande riforma di Diocleziano del 285 d.c. sarà denominata la Venetia et Histria. Abbastanza precisi risultano i suoi confini al nord, delimitati dalle Alpi e al sud dagli Appennini; più fluttuanti quelli ad est e ad ovest a seconda degli avvenimenti storico-politici. Al suo interno vi era la presenza di Reti - stanziati nel Trentino - dei Carni - tra la Livenza ed il Timavo e degli Istri in Istria, tutte popolazioni di origine venetica.

La bellezza e la varietà del paesaggio della serena Venetia con le sue fertili pianure, i colli, i fitti boschi e le montagne colpivano i viaggiatori e gli scrittori antichi che la rappresentavano come un luogo magico, dall'incredibilis salubritatis (Vetruvio I,4,11). Ma la sua peculiarità era l'abbondante presenza di acque: laghi, fiumi, lagune, mare, in una dimensione che favoriva l'agricoltura, l'allevamento (specie dei famosi destrieri), gli scambi commerciali e nel contempo la difesa ed il controllo della nazione.

I Veneti adriatici con vere e proprie opere di ingegneria idraulica bonificarono il suolo con pali ed assi, arginarono fiumi, scavarono fossati e costruirono dighe. I loro centri abitati sorsero sulle acque, tra reti di canali, sui od in prossimità dei fiumi. Strabone scrive che alcune città venete "sono delle vere e proprie isole, altre sono solo in parte circondate dalle acque " (Strabo, V,1,5 = Voltan 973).
Facciamo degli esempi:
- Frattesina venne edificata sulla riva di un ramo settentrionale del Po;
- Montagnana, Este, Verona sull'"Adige ridente"; Castion di Erbè sul Tartaro;
- Padova sulla Brenta (Medoacus);
- Treviso sul fiume Sile;
- Oderzo tra la Piave e la Livenza;
- Montebelluna tra la Brenta e la Piave;
- Altin tra Sile, Zero, Dese e laguna;
- Vicenza sul Retrone ed Astico;
- Adria sull'Adriatico;
- sulla destra del Tagliamento S. Vito (Pordenone), ecc.

Il miracolo dell'attuale Venezia - considerata la città d'acqua più bella del mondo - trova una spiegazione nell'esperienza millenaria di valorizzazione del territorio da parte dei suoi primi abitatori, i Veneti; esperienza tramandata alle generazioni successive (i Veneziani), le quali seppero farne tesoro ed accrescerla.
L'antica civiltà dei Veneti adriaticiI Veneti antico popolo centro-europeo viene convenzionalmente definita Civiltà di Este, perché Este fu uno dei primi centri di irradiazione di cultura venetica.
Il territorio che corrisponde al Veneto attuale, comunque, dalla preistoria in poi è rimasto sempre libero e ha mantenuto nei millenni uno stato giuridico e politico d'indipendenza, anche in epoca romana.
Mariarosaria Stellin
 
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