|
GIUSTIZIA VENETA, LO SPIRITO VENETO NELLE LEGGI CRIMINALI DELLA REPUBBLICA (II edizione)
di
Edoardo Rubini - iniziativa de Il Gazzettino - Filippi Editore
Introduzione di Lorenzo Fogliata
Quest’opera
svela l’anima delle leggi venete, cuore pulsante che diede
pienezza all’identità di una così antica
Nazione. Il testo non si limita a descrivere le concezioni
giuridiche del passato, ma coglie la specificità etnica che
legò la società veneta agli ordinamenti della Serenissima.
Nella sua giustizia penale lo Stato Marciano usava criteri sostanziali,
cioè seguiva l’ordine morale orientato ai valori cristiani
tradizionali del popolo. Il riflesso di questo immenso patrimonio
di civiltà fu una pratica giudiziaria basata su mitezza,
equità ed imparzialità.
La trattazione è divisa in due parti. La prima ha
carattere generale e spiega la genesi del diritto veneto e i suoi
principî fondamentali, la seconda spazia sulle pene in uso dal
Medioevo al Settecento.
Per la prima volta si dimostrano fatti di grande rilevanza storica:
• l’intero ordinamento veneto non trae
origine da quello romano, ma da una struttura sociale antichissima di
matrice locale;
• sono individuati i principî cardine di
tale ordinamento (Giustizia, Carità, Legalità);
• il sistema politico è in principio una
democrazia diretta, che poi evolve in forma originale di Stato moderno;
• tale sistema costituzionale si è
consolidato attraverso una complessa evoluzione politica a partire dal
crollo dell’impero romano e non deriva affatto da nazioni
dominatrici della penisola italica quali Goti, Bizantini, Longobardi,
Franchi, a cui i Veneti peraltro non furono mai soggetti;
• la struttura dello Stato che pervenne a
definizione verso la fine del Duecento non può equipararsi alle
esperienze comunali diffuse in Italia, presentando i caratteri precoci
di una repubblica parlamentare;
il cosiddetto “arbitrium” è una sfera di poteri
equitativi e discrezionali riconosciuta ai giudici, che restano in
generale soggetti al principio di legalità, come dimostra un
esame dettagliato dei criteri di giudizio reperiti nei testi giuridici.
|
|
Gli occhi di Maria
Vittorio Messori-Rino Cammilleri Rizzoli Editore
Luglio
1796: le truppe di Napoleone invadono lo Stato pontificio
saccheggiandolo e sconvolgendolo con le loro violenza. E a quel punto
si verifica l'inesplicabile: oltre 100 immagini sacre - per la maggior
parte della Vergine - si "animarono", muovendo gli occhi, cambiando
colore e mutando espressione. Lo stesso Napoleone fu testimone di un
simile fatto ad Ancona e ne rimase profondamente turbato. Ma fu a Roma
che il fenomeno letteralmente esplose senza che nessuno avanzasse
l'idea che si trattasse di una truffa. Vittorio Messori e Rino
Cammilleri ricostruiscono questo episodio incredibile interpretandolo
alla luce della fede e della ragione.
|
|
Grammatica veneta
Silvano Belloni – Esedra editrice, Padova, 2009
Caratteristiche editoriali: formato cm 17 x 24, pp. 230, ISBN 88-6058-082-X; € 21
Contenuto: Viene finalmente ristampata, riveduta e corretta, la
Grammatica veneta di Silvano Belloni, studioso delle tradizioni venete
ed esperto dialettologo, in un contesto storico in cui, a fronte di una
inevitabile globalizzazione del linguaggio e dei costumi, risulta
sempre più importante conservare e promuovere la conoscenza
delle nostre tradizoni e dei nostri dialetti. In quest’ottica
Grammatica veneta si propone come un’opera indispensabile per
quanti vogliano conoscere il dialetto veneto: come lo si legge e come
lo si parla. Costruita sull’idioletto dell’autore padovano,
Grammatica veneta è di facile comprensione per ogni lettore di
base triveneta che può sostituire le sue forme locali tipiche
conservando il significato ben noto a tutti i parlanti veneti.
Il testo, di gradevole lettura, affronta in modo semplice, ma
esauriente, problemi di fonologia, morfologia, e sintassi, sullo schema
delle più comuni grammatiche usate nelle nostre scuole. Vengono
presentati anche modi di dire, proverbi, forme di composizione a
dimostrazione dell’inesauribile ricchezza della nostra parlata
popolare, ormai riconosciuta vera lingua, dopo essere stata per troppo
tempo etichettata solo come lingua orale.
|
|
1809: L’INSORGENZA VENETA
La lotta contro Napoleone nella Terra di San Marco
Ettore Beggiato – Editrice Veneta, Vicenza 2007
L’insorgenza del 1809 assunse il carattere di una vera e
propria ribellione contro il conquistatore, l’infame Napoleone. Si è trattato
di una guerra di liberazione contro l’invasore straniero ed i suoi
collaborazionisti locali (i giacobini veneti) in un contesto che assunse una
dimensione europea che partendo dalla Vandea toccò il Tirolo, incendiò la Spagna e coinvolse, in
forme diverse, l’intero continente. Le piazze dell’intero Veneto s’infiammarono
ed i campanili divennero il simbolo della rivolta. Fu una sollevazione
straordinaria dell’intera popolazione che non trovò la capacità politica per
affermarsi e che fu perciò presto soffocata con brutale violenza. Tutto questo
nei libri della scuola italiana non compare e nella pubblicistica del “regime”
viene censurato o minimizzato.
|
|
GONDOLA MAGIA SULL'ACQUA
Lelle Vianello- Davide Livieri
El squero Editore Venezia 2008
Libretto stile "Strisce a fumetti" sulla storia della gondola. I disegni sono del socio "Lele Fumeto" Vianello.
|
|
GIUSTIZIA VENETA
Lo Spirito Veneto nelle leggi criminali della Repubblica
Edoardo Rubini – Filippi Editore Venezia
L’originalità di quest’opera risiede nel rivelare l’anima del diritto
veneto: ci darà l’occasione di scoprire il volto profondo
di una nazione che esiste da sempre, studiando i tratti autentici del
suo ordinamento giuridico.
In generale, una pratica giudiziaria basata su mitezza,
equità ed imparzialità fu il riflesso di un enorme
patrimonio di civiltà. La giustizia nello Stato Marciano
si poneva come principio sostanziale, in quanto rifletteva
l’ordine morale (orientato ai valori cristiani) proprio di tutta
la Veneta Nazione. La giustizia formale dei tempi odierni è
invece determinata dalla meccanica applicazione dell’astratta
previsione legislativa al caso concreto, rispondendo a valori
antitetici a quelli della Serenissima. La differenza tra lo Stato
veneto e quello italiano risponde a due antitetiche visioni della vita,
l’una basata sulla spiritualità, l’altra sul
materialismo.
|
|
SAN MARTINO
Di San Venanzio Fortunato
tradotta dal latino da Gian Domenico Mazzoccato –
Piazza Editore, Treviso 2005
L’opera, edita da Piazza Editore di Treviso, è
stata realizzata con il sostegno convinto della Regione del Veneto nell’ambito
di un più vasto “Progetto San Martino”, elaborato dalla “Congrega del Tabàro”
(sodalizio che da sei anni che si prodiga per rivalutare l’identità veneta),
oggi rappresentata dal suo presidente Tiziano Spigariol, mentre per la Regione è intervenuto il
responsabile della cultura Angelo Tàbaro. In occasione della presentazione a
Venezia, è stato anche emesso un timbro filatelico speciale delle poste di
Rialto. La foto di copertina del libro riproduce il San Martino raffigurato in
un polittico della cattedrale di Belluno, di cui è patrono, ed è stato scelto
perché si tratta di un’immagine rimasta per così dire “dietro le quinte”
rispetto ad altre raffigurazioni più famose.
|
|
CONTROSTORIA DELL’UNITA’ D’ITALIA
Fatti e misfatti del risorgimento
Gigi Di Fiore – Rizzoli edit. 2007
L'unità d'Italia è un valore indiscutibile, ma come è
stata raggiunta? Dei 22 anni dall'esplosione rivoluzionaria del 1848 alla
breccia di Porta Pia nel 1870, molti episodi rimangono nell'ombra: il
bombardamento piemontese di Genova del 1849, i plebisciti combinati per le
annessioni del Centro Italia, le agitazioni manovrate da carabinieri
infiltrati, la corruzione e gli appoggi mafiosi e camorristici alla marcia
trionfale di Garibaldi, la guerra civile del brigantaggio, le leggi
anti-cattoliche. Con il piglio narrativo del giornalista e basandosi su una
ricca scelta di documenti inediti, Gigi Di Fiore sfata i miti del Risorgimento,
portando alla luce fatti troppo a lungo rimossi. |
|
ATLANTE DELLA REPUBBLICA VENETA 1790
Giuseppe Gullino- Cierre Edizioni 2008
Questo atlante storico fotografa la realtà
politico-amministrativa della Serenissima alla vigilia del 1797 mediante
supporto cartaceo. Si tratta di una carta politico amministrativa della
Serenissima, che si estendeva da Bergamo all’Egeo, con CD contenente sette
cartografie tematiche (Fisica, Ecclesiastica, Politico-amministrativa, Feudale,
Viaria, Linguistica, Storica).
|
|
MASSONERIA E SETTE SEGRETE
La faccia occulta della storia
Ephifanius- Il nuovo mondo Edizioni
Scriveva Honoré de Balzac, egli stesso martinista, nel
romanzo Le illusioni perdute: "Vi sono due storie: la storia ufficiale,
menzognera, che ci viene insegnata, la storia "ad usum delphini", e
la storia segreta, dove si trovano le vere cause degli avvenimenti-, una storia
vergognosa". Questa "storia vergognosa", spesso grondante di
sangue, è l'oggetto di questo libro. Viene descritto in dettaglio, a partire da
documenti sicuri, come da diversi secoli potenti cenacoli anticristiani (la
massoneria, il B'nai B'rith, il Bilderberg Group, la Trilaterale,
ecc.), di ispirazione ermetico-cabalistica, si accaniscano con efficacia a
scalzare e distruggere gli stessi fondamenti della civiltà europea. Ispirata
dalla potenza delle tenebre questa vera Controchiesa si è impadronita a poco a
poco di ogni centro di potere religioso, politico, economico e culturale. I
suoi caratteri sono quelli dell'Alta Loggia e dell'Alta Finanza: Alta Loggia
in cui domina il mago attraverso l'esoterismo e la magia, che pianifica, dirige,
impartisce correzioni di rotta e l'Alta Finanza che, concentrando nelle sue
mani, ogni giorno di più, tutte le ricchezze mondiali, le orienta al fine della
dominazione mondiale perseguita dall'Alta Loggia. Sulla scorta di decine e
decine di opere e di rari documenti, viene denunciato il complotto mondiale,
indicando infine i mezzi per lottare e non cedere allo scoraggiamento. Un'opera
di ampio respiro, indispensabile ad ogni sincero ricercatore della verità dei fatti.
|
|
LE LIVRE NOIR DE LA
RÈVOLUTION FRANÇAISE
Renaud Escande O.P., Cerf, Parigi 2008
Il primo aspetto strabiliante di Le Livre noir de la Révolution française è la piccola grande storia di
cui è stato protagonista. Un libro di 882 pagine sui misfatti della Rivoluzione
Francese è pubblicato dalla casa editrice storica dei domenicani di Francia.
Nonostante la mole e l’impegno, vende molte copie. Come conseguenza del
successo di pubblico, tutta la grande stampa transalpina è obbligata a
occuparsene, anche se quasi sempre per parlarne male: peraltro quasi mai
indicando errori specifici, ma semplicemente definendo l’iniziativa reazionaria
e inopportuna. Ecco quanto fa del libro non un fatto fra tanti, ma – insieme
all’imprevisto successo della visita apostolica di Benedetto XVI del 12-15
settembre – l’avvenimento culturale saliente nel panorama francese del 2008.
|
|
|