L’origine di questa festa, remotissima e legata a culti veneti
delle acque, fu rinnovata nel 999 dopo la vittoriosa conquista della
Dalmazia da parte del doge Pietro Orseolo II.
Con il Doge Sebastiano Ziani, il rito assunse nel 1177 la forma
definitiva. Il Papa, in ricompensa di servigi resi alla chiesa,
donò un anello alla Veneta Serenissima Repubblica, il quale fu
utilizzato per l’annuale rito. In quell’occasione Doge,
Signoria, Clero, ambasciatori, a bordo del Bucintoro, accompagnati da
un corteo di barche, raggiungevano l'imboccatura del porto di
S.Nicolò. Il Patriarca benediva il mare, poi veniva lanciato in
acqua l'anello pronunciando:
"In segno di eterno dominio Noi, Doge di Venezia, ti sposiamo, o
mare" precisando che “ło spoxase ło Mar si come l'omo spoxa ła
dona par esar so signor”.
L’Ascensione di Gesù, è la conclusione della
permanenza visibile di Dio fra gli uomini, e “Gesù…
fu assunto in cielo e si assise alla destra di Dio” (Vangelo di
Marco).