Cenni storici su Małamoco
Malamocco ha una storia antichissima risalente almeno
all’età del ferro quando era avanporto dei veneti della
città di Padova. Il canal porto degli Alberini è stato,
infatti, scavato dal fiume Brenta. Risalendo questo fiume,
infatti, si arrivava fino all’importante città veneta. Con
le invasioni dei barbari, gli Unni e poi con l’insediamento
stabile nella terraferma dei Longobardi, verso il 601
d. C. moltissimi veneti, provenienti specialmente dal territorio
padovano, si riversarono a Malamocco, realizzando il primo vero e
proprio insediamento urbano. Questo importante borgo fu, dal 742
all’810 , sede del Dogado Veneto dove furono eletti bel sette
Dogi. L’ultimo di questi, Agnello Partecipazio, sotto la minaccia
di Pipino re dei Franchi, trasferì la sede dogale
nell’isola di Rivalta (Rialto), la più centrale e sicura
della laguna. Solo dopo il 1200 Rivalta, con le isole vicine,
prenderà il nome di Venezia da quello dei nostri antenati.
Sagra
La devozione alla Madonna a Malamocco è remotissima, come del
resto per tutti i Veneti, e può essere fatta risalire ai tempi
della cristianizzazione. La prima chiesa fu proprio dedicata alla madre
di Dio, il cui culto è rimasto forte fino ai nostri giorni, la
parrocchiale malamocchina è, infatti, dedicata all’Assunta.
La storia della Madonna di Marina o del “Soco” risalirebbe
ai primi secoli dell’anno Mille. Si narrà del ritrovamento
sulla bataisa (battigia o marina) di un soco (pezzo di tronco) da parte
di Felice Dario, un malamocchino che cercava, tra i depositi rilasciati
dalla risacca del mare, del legname da bruciare.
Riportato a casa il tronco e messo sul focolare questo misteriosamente
scomparve. Il malamocchino sconsolato per ben due volte ritornò
sulla battigia per ritrovare sempre lo stesso soco che poi puntualmente
spariva, finchè la terza volta gli apparve sulla spiaggia la
Vergine, la quale probabilmente lo rincuorò e gli
sollecitò la preghiera. Divulgato ai compaesani il sacro
incontro, essi eressero nelle vicinanze della marina una chiesetta in
onore alla Madonna, e realizzarono una statua lignea raffigurante la
Vergine, che festeggiarono ogni anno la seconda domenica del mese di
luglio. Il 1° aprile 1814, con la costruzione di una fortificazione
da parte degli austriaci sul luogo della chiesetta, la statua della
Madonna fu trasferita nell’attuale chiesa dell’Assunta. La
ricorrenza viene effettuata ogni anno ed a tal proposito viene
costituito un Comitato Festeggiamenti, i cui componenti rimangono in
carica due anni. Il Comitato organizza la festa che mantiene sempre le
caratteristiche popolari sacre, culturali e ricreative, tipiche dei
veneti.