10 Febbraio giorno della memoria degli Istro-Veneti Dalmati |
Il
10 febbraio, è la ricorrenza del giorno della memoria dei
martiri Istriani e Dalmati e del grande esodo che segnò
l’inizio della loro diaspora nel secondo dopoguerra, ancora oggi senza soluzione.
L’associazione Vale del Grifo,
con il patrocinio del Comune di Arzignano, ha commemorato i fratelli
Istro-Veneti e Dalmati con una conferenza a loro dedicata, realizzata
lo scorso giovedì 21 gennaio in Villa Brusarosco. Il relatore è stato Roberto Pirina, presidente del Centro Studi e Ricerche Storiche "Silentes Loquimur"
di Pordenone, attivissimo ricercatore delle dolorosissime vicende
accadute in Istria e Dalmazia durante la seconda guerra mondiale.
Pirina ha presentato in anteprima assoluta nazionale il quarto ed
ultimo libro - della serie Registro delle vittime del Confine Orientale
(Q - R - S - T - U - V - Z) - "Le vittime del Confine Orientale-Gli Istro-Veneti" - appena finito di stampare in questi giorni.
L’autore ha raccontato commoventi storie dei nostri fratelli
Istriani e Dalmati che dovettero abbandonare in fretta e furia, sotto
la minaccia delle armi, le proprie case ed ogni loro avere in mano
all’esercito di Tito determinato ad attuare la pulizia
etnica. 10.000 o forse 20.000 di loro vennero massacrati e
infoibati (gettati, spesso ancora vivi, nelle foibe carsiche per far
sparire ogni traccia del loro assassinio e per terrorizzare gli altri
ed indurli a fuggire. Per questo motivo 200.000 Istriani e Dalmati lasciarono tutto e si dispersero per il mondo in cerca di una nuova patria.
Pirina ha compiuto una certosina opera di ricerca negli archivi
ufficiali degli stati, dei Comuni e delle Parrocchie alla ricerca dei
nomi, delle foto e di ogni testimonianza che potesse ridare
dignità e memoria a questi morti dimenticati dalla
storia. Con questo quarto volume Pirina ha completato la
serie alfabetica pubblicando l’ultima raccolta di cognomi che
iniziano da Q a Z.
La tragedia dell’Istria, della Venezia Giulia, di Fiume e della
Dalmazia è la tragedia degli Istro-Veneti, dei Giuliani, dei
Dalmati, la cui Storia è stata rimossa, tradita e falsata, come
tante altre storie del Popolo Veneto, tradito e venduto con il Trattato di Campoformido del 1797.
La Repubblica Serenissima aveva garantito per secoli al Golfo di
Venezia, sino alle strette gole di Cattaro (Montenegro), pace,
convivenza e prosperità, sotto il simbolo del Leone di San Marco.
Dopo la sua caduta, arrivò il
paternalismo imperiale degli Asburgo, con il primo tentativo di
eliminare le radici veneto-dalmate, poi il Regno d’Italia, in un
periodo di esasperati nazionalismi in Europa, che portò durante
e dopo la seconda guerra mondiale alla pulizia etnica del territorio,
grazie ai compromessi del CLNAI con la Resistenza jugoslava ed al
progetto dei comunisti internazionalisti italiani.
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Marco
Pirina, è nato a Venezia nel 1943 ed è di origini
friulane e venete, i nonni erano rispettivamente di Udine e di
Montebelluna.
Dirigente di Aziende Pubbliche e Private, nel 1988 ha fondato il Centro Studi e Ricerche Storiche "Silentes Loquimur"
di Pordenone riconosciuto nel 2008 al 1° Livello della Tabella
degli Istituti Storici del Friuli Venezia Giulia, Legge
17/2008. Il Centro gode del Patrocinio della Regione del
Veneto per le Ricerche Storiche sugli Istro-Veneti (Provvedimento
5.2.2009).
E autore di 24 libri di Storia sul popolo Istro-Veneto.
Vale del Grifo è una associazione culturale senza fini di lucro,
che persegue la salvaguardia, la valorizzazione e la diffusione della
cultura, della storia, della lingua veneta, delle tradizioni
folcloristiche, della musica e dei balli popolari veneti con
particolare riguardo al contesto della Valle del Chiampo.
L’associazione, inoltre, promuovere lo studio della toponomastica
veneta e cimbra nella Valle del Chiampo perseguendo il ripristino della
denominazione originale di vie, piazze e località.
Per informazioni:
Presidente: ing. Alessandro Rossi - Tel.: 340 6746785
sito: www.valedelgrifo.org
mail: info@valedelgrifo.org
Vedi anche testimonianza di Gigio Zanon
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