Alvise Gaggio ci ha segnalato questo convegno svoltosi in questo mese a Bergamo
sotto la repubblica dei Dogi
Edoardo puntualizza in merito
Dalle parti di Brescia e di Bergamo il ricordo della Serenissima è ancora un mito incontestabile.
Si allarga quindi il fronte degli studiosi che ha capito che quello
stato fu un autentico modello di democrazia, forse l'unico a trionfare
nella storia.
A queste annotazioni generali ne aggiungerei altre 2 di più
specifiche. La prima è che il modello
liberal-illuminista-giacobino-massonico (giusto evidenziare il
nesso profondo tra queste correnti culturali) oggi dominante è
stato quello che ha posto fine alla vera democrazia. Lo stato
liberale senza Dio è lo stato assolutista per antonomasia.
Democrazia, cioè il potere politico espressione dell'animo
popolare, nei secoli ha avuto 2 capisaldi:
1. essere retta dai nobili (aristocrazia di forma, democrazia di fatto);
2. essere orientata ai valori della Fede Cattolica.
A tutt'oggi queste lampanti verità sono appannaggio di rari
intellettuali. Si continuano a dire assurdità stucchevoli, che
ignorano la Tradizione (che in ultima analisi è la fonte
insostituibile del nostro sapere).
Un esempio? Di recente è stato stampato un libro dal titolo: "Venezia civiltà anfibia".
I Veneti, Civiltà millenaria con forti radici che discendono
all'Età del Bronzo, vengono ridotti ad uno stagno dove
sguazzano le rane.
Ancora una volta predomina un concetto di matrice illuminista, che banalizza il rapporto tra etnos
ed ambiente naturale, riducendolo ad un determinismo materialista, che
prende il posto dei fondamenti spirituali (più precisamente:
religiosi).
La Fede, che nei primi secoli i Veneti traevano dalla Cultura
matriarcale, fu poi esaltata nell'esperienza cristiana e divenne
l'essenza di tutte le forme culturali, siano esse materiali oppure
spirituali.
Di tutto ciò si è preso persino il ricordo, oltre che la
consapevolezza...ora viviamo da anfibi con la benedizione dei gran
sacerdoti dell'Unesco.
WSM
Edoardo Rubini